E’ un’annosa questione quella dei requisiti minimi per l’affermazione della penale responsabilità dell’imputato per il sol fatto di risultare affiliato ad un sodalizio criminoso.
La giurisprudenza di legittimità, invero, ha sviluppato due filoni:
- il primo, secondo cui sarebbe una condotta penalmente rilevante, lesiva del bene giuridico ordine pubblico; l’appartenenza, equivarrebbe, in sostanza “ad una messa a disposizione” che, per ciò solo, rafforzerebbe il sodalizio criminoso;
- il secondo, più garantista, secondo cui, invece, sarebbe necessario un quid pluris, ovvero disporre di elementi concreti e specifici idonei a descrivere un ruolo attivo all’interno dell’organizzazione criminosa. La prima Sezione Penale, con l’ordinanza 0571/21 del 9 febbraio 2021, ha rimesso la parola alle Sezioni Unite (che, si spera, possano mettere fine all’annosa questione)
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